Venti di guerra, discorso per il 2020

Il 2020 sta per arrivare, l’anno che si sta per concludere ha visto il ventesimo anniversario della moneta unica, lo sfascio del governo gialloverde e di finti cambiamenti in salsa “verde” e “rosa”.

Avevo intitolato un video di inizio 2019 “Il ventennio dell’euro la più grande rapina all’Italia”, usando volutamente la parola ventennio perché – mentre l’asinistra (scritto apposta così) combatte un inesistente fascismo – una dittatura silenziosa continua a massacrare l’Italia e gli italiani.

Armi di distrazione di massa

Per tenere il popolo all’oscuro di questo nuovo totalitarismo, bisogna distrarre con falsi problemi, ad esempio quello dell’odio in rete (hate speech) che come viene combattuto? Con altro odio ma più politicamente corretto! E in questo le sardine – che di spontaneo non hanno un bel niente – hanno fatto scuola. Fra questi “pesciolini” non è raro trovare i più fanatici euroinomani che della disoccupazione, del precariato, della povertà, dell’emigrazione se ne sbattono i cosiddetti. Del resto sono queste le rivolte che piacciono al sistema.

Dove si sono mai viste proteste contro l’opposizione?

A proposito di false rivoluzioni, il 2019 ha portato in auge Greta Thunberg una ragazzina svedese che – da un giorno all’altro – si è ritrovata su tutte le TV e a parlare al cospetto dei potenti della terra e degli squali della finanza. E il bello che ci vogliono far credere che sia un fenomeno spontaneo.

La vignetta satirica di Pubble su Greta Thunberg

Ora la questione ambientale la reputo importantissima, visto che non esiste un “pianeta B”. È interessante notare come Greta non abbia mai puntato il dito contro i principali responsabili dell’inquinamento (le multinazionali dei combustibili fossili, i paesi emergenti come Cina e India) né tanto meno l’attuale modello di sistema economico: quello dove si estraggono le materie prime in Africa, si trasportano in Asia per sfruttare la manodopera a basso costo e poi usare, camion, navi, treni aerei per trasportare in tutto il mondo i prodotti finiti, con un dispendio incredibile di risorse reali e il conseguente impatto ambientale.

L’ambientalismo senza lotta di classe è giardinaggio

L’ambientalismo è in realtà una lotta sovranista, perché l’unico modello di sviluppo sostenibile è quello dell’economia a chilometro zero, cioè dove si produce il più vicino possibile al luogo di consumo e dove libera circolazione di merci e capitali viene messa al bando! Gli scambi internazionali devono limitarsi al minimo indispensabile. Mentre per quanto riguarda la transizione all’energia rinnovabile, il settore energetico deve essere in totalmente in mano del settore pubblico: la ricerca e lo sviluppo devono essere prive di logiche di profitto.

Ecco perché gretini e sardine piacciono tanto ai media mainstream, cioè quelle “rivolte” che non toccano né lo status quo né il potere precostituito. Cosa che non si può dire, invece, dei gilet gialli in Francia che manifestano da più di un anno per i loro diritti fondamentali, più recentemente contro una riforma delle pensioni di Macron. Anche in Cile c’è aria di rivoluzione.

Dal verde al rosa, ennesimo finto cambiamento

Nel 2019 le principali istituzioni dell’unione europea hanno cambiato i loro vertici. Mario Draghi ha terminato il suo mandato da presidente della BCE, l’ha sostituito Christine Lagarde che a sua volta ha terminato il suo mandato al Fondo Monetario Internazionale. La commissione europea adesso ha come presidente la merkeliana Ursula von der Leyen al posto di Juncker. Anche al prima citato FMI c’è nuovamente una donna al comando, la bulgara Kristalina Georgieva. Oltre ad essere donne, questi soggetti hanno anche partecipato recentemente alle riunioni del Bilderberg degli ultimi anni, prima di ricoprire gli incarichi citati.

Gli invitati della riunione del Bilderberg 2016, la lista completa sul sito ufficiale

Le recenti elezioni finlandesi hanno poi visto il trionfo di una giovane donna, Sanna Marin, e di un governo di centrosinistra in gran parte composto da donne. La Finlandia è l’unico paese scandinavo che ha l’euro, quindi in realtà chiunque governi la rotta è quella della distruzione dell’economia finlandese. Eppure in questi anni abbiamo visto che fra “i giovani” (Renzi, Macron) e i vecchi – alla prova di governo – non c’è nessuna differenza se son tutti dei liberisti euroinomani.

Governo Conte 1 e la sedicente strategia

Quest’estate è caduto il governo gialloverde, l’esecutivo che a parole si diceva a favore del popolo, salvo poi continuare con l’austerity esattamente come i precedenti governi tecnici di Monti, Letta, Renzi e Gentiloni (sotto la foto del saldo primario)

FONTE: Documento programmatico di bilancio 2020 (pag 7)

Lega e M5S nella passata legislatura erano partiti di opposizione, il loro operato al governo dimostra che – se non si mettono in discussione euro, unione europea e liberismo economico – chiunque governi non può fare nulla per il popolo all’infuori di misure tampone, anche se sono 25 anni che si va avanti così.

Una balla che era stata diffusa dai sostenitori del primo governo Conte era quella della strategia (detta l’astrateggia) in cui dovevamo fidarci mentre si proseguiva con l’austerità. E soprattutto non bisognava guardare cosa Conte andava ad approvare alle riunioni del consiglio europeo, perché tanto le elezioni europee di maggio avrebbero cambiato l’europa!

Peccato che il parlamento europeo non abbia il potere legislativo ordinario, figuriamoci quello straordinario per modificare i trattati. La norma che disciplina il procedimento di modifica dei trattati europei è l’articolo 48 TUE: prevede il ruolo chiave al già citato Consiglio Europeo cioè le riunioni dei 28 capi di stato che, all’unanimità, decidono come cambiare l’assetto istituzionale dell’UE.

Estratti del discorso di Conte, testo integrale qui

Una cosa molto importante su Conte – che i media non hanno riportato – è il discorso di Conte al parlamento europeo del 12 febbraio 2019 (video sopra). Un discorso che poteva benissimo essere uscito dalla bocca di Mattarella, Napolitano, Macron, Renzi anzi forse anche peggio. Perché in quel discorso ammette che l’Italia ha già ceduto sovranità all’unione europea e che vuole proseguire… I media però hanno preferito riportare il “burattino” del belga Verhofstadt.

Governo Conte 2 – cade la maschera del M5S

Dopo la caduta del governo Conte I, i leghisti tornati all’opposizione accusano Conte e Tria di aver agito a insaputa del parlamento. Ma si tratta di una menzogna gigantesca. Infatti fra i motivi della caduta del governo gialloverde non era minimante citato il MES (già in vigore) o meglio il pacchetto di riforma dell’unione economica e monetaria, che comprende unione bancaria, bilancio europeo e riforma del MES (delle prime due curiosamente non se ne parla).

Oggi si urla “non vogliamo peggiorare il MES” vuol dire che il terribile MES base va bene? Ecco come si sposta in avanti la finestra di Overton. Si parte con “fuori dall’euro, spezziamo le catene”, si continua “trattiamo per un’uscita concordata” poi “cambiamo l’europa dall’interno” e poi “non peggioriamo l’attuale assetto”. Veramente un capolavoro di manipolazione del dissenso allo scopo di disattivarlo.

Ora il m5s, che ha tradito su tutto, viene sacrificato, infatti ora governano con quelli che definivano “corrotti, ladri, delinquenti, mafiosi” del PD. Nonostante fino a ieri dicevano “mai con il partito di Bibbiano”. Tuttavia hanno in panchina un certo Di Battista, quindi potrebbero riprendere consenso sostituendo Di Maio con “Dibba”…

Tornando a parlare dell’euro, per colpa dei partiti gatekeeper il dibattito sull’euro sta ancora a “Prodi ha sbagliato il cambio” e “commercianti disonesti” e il dissenso NO euro cala sempre di più oppure viene disattivato dalla lega. In parlamento ora come ora non ci sono opposizioni ed è una cosa che dura almeno dal 1994.

Quale Brexit?

Sarebbe dovuta avvenire prima il 31 marzo 2019, poi il 31 ottobre 2019 e invece l’uscita del Regno Unito dall’UE è stata rimandata al 31 gennaio 2020. Nonostante la schiacciante vittoria di Boris Johnson alle ultime elezioni, voglio rimanere scettico: ci crederò quando sarà compiuta. Il Regno Unito, al netto delle stupidaggini dei giornaloni che abbiamo sentito negli ultimi 3 anni, rimane pur sempre un paese liberista, un paese con una forte interdipendenza economica, con la bilancia commerciale fortemente pendente sulle importazioni. A Londra ci sono dunque dei problemi di economia reale da affrontare.

La bilancia commerciale del Regno Unito (1995-2019)

La nascita di Vox Italia

L’intervista a Giuseppe Sottile, il segretario di Vox Italia

Da tener d’occhio il nuovo partito di Diego Fusaro “Vox Italia” che sta mostrando una comunicazione feroce contro l’Unione europea: un esempio su tutti la vignetta dove Boris Johnson scappa da una UE rappresentata dal campo di concentramento di Aushwitz, vignetta che è finita su tutti i giornali e che ha destato l’indignazione del PD.

La vignetta di Marione sulla Brexit

L’unico modo per onorare i morti delle dittature del passato, è quello di combattere le dittature del presente perché è questo quello che è l’unione europea, basta solo vedere com’è stata ridotta la Grecia (il più grande successo dell’euro diceva Monti).

Verso un nuovo decennio

Con il 2019 si è concluso un decennio dove la dittatura europea ha mostrato il suo volto prima con il colpo di stato del novembre 2011 e poi con il commissariamento di altri tre governi tecnici. Ed è anche stato il decennio peggiore dai tempi dell’unità d’Italia per la nostra economia.

Venti di guerra ci attendono all’orizzonte: il 2020 in arrivo e il decennio che verrà dovranno avere come obiettivo la distruzione dell’euro e dell’unione europea, ovvero la vittoria totale contro questa oscena dittatura finanziaria.

Buon anno a tutti!