Sondaggio eurobarometro: italiani sfiduciati dell’UE e pessimisti sull’economia

Nell’ultimo sondaggio di eurobarometro, scaricabile qui in tre lingue, gli italiani si riscoprono in maggioranza critici e sofferenti verso l’Unione europea e le sue politiche.

Nel sondaggio i cittadini degli stati UE (27 membri) dicono la propria anche riguardo le prospettive sull’economia a seguito della crisi da covid-19.

Pubblicato pochi giorni fa, il periodo di riferimento è luglio-agosto 2020. Ecco gli spunti più interessanti.

LA FIDUCIA NELL’UNIONE EUROPEA

Gli italiani si fidano dell’UE? Solo il 28% risponde affermativamente, ultimi su 27 dietro la Francia (30%) e la Grecia (32%).

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Inoltre in Italia il 61% tende a non fidarsi dell’UE (l’11% non sa rispondere), secondi solo alla Grecia che ha il 66% di “sfiduciati” (quasi 2 su 3).

LA DEMOCRAZIA NELL’UE

Siete soddisfatti di come funziona la democrazia nell’Unione Europea? In Italia solo il 45% si reputa “totalmente soddisfatto” contro il 52% dei “totalmente non soddisfatti“.

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Fra le altre nazioni insoddisfatte del funzionamento della “democrazia europea” c’è la Grecia (ben il 64%), abissale la distanza con gli altri Paesi.

Critici anche la Finlandia (52% di totalmente insoddisfatti e 47% di soddisfatti) e la Francia (50% di insoddisfatti e 43% di soddisfatti)

LA CITTADINANZA EUROPEA

Ti senti un cittadino europeo? Dopo essere stati per anni i campioni dell’europeismo, gli italiani “rifiutano” la cittadinanza europea.

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Il 51% degli italiani risponde con un secco NO (media UE del 29%), contro il 48% dei SI (media UE del 70%).

Dunque soltanto in Italia – in tutta l’UE – la maggioranza dei cittadini rifiuta l’appellativo di “cittadino europeo”.

PRINCIPALI PREOCCUPAZIONI A LIVELLO NAZIONALE

La preoccupazione per lo stato di salute dell’economia del proprio Paese supera quella della salute in sé.

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In media nell’UE l’emergenza economica (33%) supera quella sanitaria (31%), medaglia di bronzo al problema della disoccupazione (28%) ovviamente legato al disagio economico.

Prima della pandemia, nell’autuno del 2019, la principale emergenza nazionale – sempre media UE – era quella per la sanità (23%), seguite (a pari merito al 20%) da disoccupazione, ambiente e costo della vita.

A pagina 20 del documento c’è una tabella con i risultati dei singoli Paesi, sempre sui risultati dell’estate 2020.

In Italia il principale problema è l’economia (45%) seguito dalla disoccupazione (40%) e dalla sanità (25%) nettamente più staccata.

In Grecia preoccupa per prima la situazione economica (49%) poi la disoccupazione (44%) e al terzo posto l’immigrazione (33%), la salute è al quarto posto (24%).

In Germania il problema numero uno è l’ambiente (26%), il secondo la situazione economica (25%) e poi l’immigrazione (17%).

Anche per Danimarca (43%) e Svezia (35%) la principale preoccupazione è l’abiente e il cambiamento climatico.

MONETA UNICA: PRO O CONTRO?

Il “sistema euro” continua a riscuotere consenso anche in quei paesi con poca o nessuna fiducia nell’UE.

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In Grecia il 75% si dichiara favorevole, a fronte del 20% contrario.

In Italia il 60% è a favore dell’euro mentre i contrari sono il 28%, lo “stivale” rimane comunque il Paese più euroscettico dei 19 Paesi che compongono attualmente l’eurozona.

I Paesi in maggioranza euroscettici sono la Repubblica Ceca (71% di contrari), la Svezia (71%), la Danimarca (64%) e la Polonia (54%).

Ricordiamo che Danimarca e Svezia bocciarono l’adesione all’euro mediante referendum.

Da seguire la situazione in Bulgaria dove si sta provando a farla entrare nell’euro, anche se la maggior parte del Paese balcanico è contraria (43% favorevoli, 36% contrari).

Anche la Croazia è prossima all’ingresso dell’euro, in questo caso la maggioranza a favore della moneta unica esiste ma è risicata (47% favorevoli, 46% contrari).

EMERGENZA ECONOMICA

La percezione sulla situazione economica dei cittadini nei rispettivi Paesi è fortemente negativa, con una media UE del 64% di “totalmente cattiva”.

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I più pessimisti sono i greci (91%) seguono gli italiani (89%) e poi gli spagnoli (88%).

LA RISPOSTA EUROPEA ALLA PANDEMIA

Alla domanda se i cittadini si reputassero soddisfatti delle misure prese dalle istituzioni europea per reagire alla crisi da covid-19, la risposta in media è stata di pochissimo positiva: 45% di “totalmente soddisfatti” contro il 44% di “totalmente insoddisfatti“.

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Ma non in Italia, dove il 58% degli intervistati si reputa totalmente insoddisfatto – nonostante la propaganda da Istituto Luce sui sedicenti successi di Conte (vedi video sotto) – secondi solo al Lussemburgo, qui la percentuale di inosoddisfatti sale al 63%.

CONCLUSIONI

Ovviamente eurobarometro non può in alcun modo di essere tacciato di essere “sovranista” o “pro Italia”, e sentirsi dire apertamente che gli italiani hanno poca o nessuna fiducia nell’UE fa ben sperare in una futura Italexit.

Anche perché, verosimilmente, il dissenso reale è ben superiore di quello appena illustrato.

Ma anche volendo dare per buoni questi risultati rimane assurdo avere il governo più allineato a Bruxelles con uno dei popoli più eurocritici….