Per la Grecia il Covid sarà una passeggiata rispetto alla Troika

Come in molti ricordano, la Grecia è stata definita da Mario Monti “il più grande successo dell’euro“, in una trasmissione di La7 datata 26 settembre 2011.

Riascoltiamo quelle parole:

« Oggi, secondo me, stiamo assistendo (non è un paradosso) al grande successo dell’euro. E qual è la manifestazione più concreta del grande successo dell’euro? La Grecia! Perché?

Perché l’euro è stato creato, sì per avere una moneta unica, ma soprattutto per convincere la Germania, che ha fatto il grande sacrificio di rinunciare al Marco per avere una grande moneta unica europea che, attraverso l’euro, attraverso i vincoli che nascevano con l’euro, la cultura della stabilità (il presidente Ciampi richiamava sempre la cultura della stabilità tedesca) si sarebbe un po’ per volta trasmessa a tutti.

Quale caso di scuola si sarebbe mai potuto immaginare, caso limite di una Grecia che è costretta a dare abbastanza peso alla cultura della stabilità che sta trasformando se stessa »

L’INGRESSO DELLA GRECIA NELLA MONETA UNICA

Ricordiamo che l’ingresso della Grecia nell’eurozona è stato deciso durante il consiglio europeo del 19-20 giugno 2000 (foto sotto), dove erano presenti anche Giuliano Amato e Romano Prodi.

FONTE: Banca centrale di Grecia – la storia dell’euro

Dalle conclusioni di quel consiglio europeo, a pagina 8 leggiamo:

« Il Consiglio europeo si congratula con la Grecia per la convergenza raggiunta negli ultimi anni grazie a valide politiche economiche e finanziarie e accoglie con favore la decisione relativa all’ingresso della Grecia nell’area dell’euro il 1° gennaio 2001, che rappresenta un ulteriore passo avanti nell’integrazione monetaria dell’Unione. »

LA “TRASFORMAZIONE” DELLA GRECIA

Fatta questa piccola premessa, vediamo questo “successo” analizzando l’evoluzione del prodotto interno lordo della Grecia, espresso in termini reali (cioè al netto dell’inflazione).

Prendiamo i dati dal database della Commissione europea (AMECO) del PIL espresso ai prezzi del 2015.

Nel 2001 il PIL greco ammontava a circa 189,2 miliardi di euro, raggiunge il picco più alto nel 2007 (239,9 miliardi) infine nel 2019 ha fatto segnare 183,6 miliardi.

Dunque lo scorso anno la Grecia, aveva un PIL reale inferiore al 2001, cioè quando i greci avevano ancora in tasca la loro moneta nazionale, la Dracma!

Dinamica pressoché identica anche in termini pro capite, cioè la quota di PIL per ogni abitante, sempre espresso a prezzi costanti del 2015.

Nel 2001 il PIL pro capite greco ammontava a 17.419€ per abitante, raggiunge il picco più alto nel 2007 pari a 21.713€ e infine nel 2019 ha fatto segnare 17.207 euro.

QUEL CROLLO DAL 2008 AL 2013

Se nel 2008-2009 la crisi ha colpito praticamente tutto il mondo, per la Grecia continua anche negli anni successivi. Quantifichiamo questo crollo.

Nel 2010, anno di inizio della “cura Troika” il PIL greco ha fatto registrare un -5,5%.

Nel 2011 potete ammirare il grande successo dell’euro in tutto il suo “splendore”: -10,1 per cento!

Nel 2012 e 2013 il PIL segna rispettivamente -7,1 e -2,7 per cento.

LA CRISI DEL CORONAVIRUS

La commissione europea ha recentemente pubblicato le sue ultime stime sul PIL del 2020, questo link a pagina 4.

Per la Grecia la commissione stima un -9,0%.

Insomma la crisi covid sarà tutto sommato una passeggiata per i greci, in confronto all’austerity che hanno subìto.

Sempre a proposito di Troika, ecco le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale del suo ultimo World Economic Outlook, ecco i dati sulla crescita del PIL.

Nel 2011 il crollo del PIL è stato del -9,1% mentre quello stimato nel 2020 sarà del -9,5 per cento. Anche secondo i dati del FMI le due recessioni sono di entità paragonabile.

Nel frattempo di avere i dati definitivi per il 2020, raccomando la visione, per chi avesse tre ore da perdere, la visione del documentario “laboratorio Grecia

Ci sarebbero tanti altri dati di cui parlare (disoccupazione, salari, sanità ecc..) ma anche i soli dati del PIL sarebbero delle prove sufficienti per aprire un’inchesta per crimini contro l’umanità.

Per gli altri dati macroeconomici sulla Grecia ne riparliamo in un futuro articolo.