Le prove che la Germania vuole gli Stati Uniti d’Europa

Si sente spesso dire che gli Stati Uniti d’europa, lo stadio finale dei padri fondatori dell’Unione Europea, non si faranno mai perché la Germania non vuole cedere sovranità o accolarsi i debiti degli altri stati membri (Italia in primis).

Con questo articolo, fonti ufficiali alla mano, vi dimosterò che la Germania vuole eccome proseguire verso l’unione politica, quindi cominciamo.

FONTE: Profilo Twitter di Martin Schulz – 7 dicembre 2017

« Wir wollen die Vereinigten Staaten von Europa. Nous voulons les États-Unis d’Europe. We want the United States of Europe. »

Martin Schulz ha scritto “vogliamo gli Stati Uniti d’Europa”, in ben tre lingue diverse e ancora:

FONTE: Profilo Twitter di Martin Schulz – 7 dicembre 2017

« I want a new constitutional treaty to establish the United States of Europe. A Europe that is no threat to its member states, but a beneficial addition. »

Tradotto: “Vorrei una nuova costituzione europea per istituire gli Stati Uniti d’Europa”

Già, ricordate la Costituzione europea, quella che francesi e olandesi bocciarono sonoramente nel 2005 con un referendum? Per la serie “a volte ritornano”…

Schulz fece questo discorso nel 2017 e ha dato pure una scadenza precisa: nel 2025 gli USE devono essere compiuti.

Per chi conosce il tedesco questa era la conferenza integrale, ne parla al minuto 34

IL PROGRAMMA DI GOVERNO TEDESCO

In Germania governa la “Larga Coalizione” fra CDU, SPD e CSU, dopo che sia la Merkel che Schulz hanno perso consenso alle elezioni federali del 24 settembre 2017.

Il programma si chiama così: “Un nuovo inizio per l’europa, una nuova dinamica per la Germania, una nuova coesione per il nostro paese”.

Ecco il link al documento originale, caricato sul sito del governo tedesco il 14 marzo 2018. Leggiamo alcuni passaggi da pagina 6 a 9.


(PAG 6) Die Europäische Union ist ein historisch einzigartiges Friedens- und Erfolgsprojekt und muss es auch künftig bleiben. Sie verbindet wirtschaftliche Integration und Wohlstand mit Freiheit, Demokratie und sozialer Gerechtigkeit

L’Unione europea è un progetto di pace e successo storicamente unico e deve rimanere tale in futuro. Combina integrazione economica e prosperità con libertà, democrazia e giustizia sociale

Für Deutschland ist ein starkes und geeintes Europa der beste Garant für eine gute Zukunft in Frieden, Freiheit und Wohlstand.

Per la Germania, un’Europa forte e unita è la migliore garanzia per un buon futuro in pace, libertà e prosperità

Nur gemeinsam hat die EU eine Chance, sich in dieser Welt zu behaupten und ihre gemeinsamen Interessen durchzusetzen. Nur gemeinsam können wir unsere Werte und unser solidarisches Gesellschaftsmodell, das sich mit der Sozialen Marktwirtschaft verbindet, verteidigen.

Solo insieme l’UE può avere la possibilità di affermarsi in questo mondo e affermare i suoi interessi comuni. Solo insieme possiamo difendere i nostri valori e il nostro modello sociale solidale, che si collega all’economia sociale di mercato.

Ein starkes, demokratisches, wettbewerbsfähiges und soziales Europa der Menschen muss unsere Antwort auf die Herausforderungen unserer Zeit sein. Deshalb braucht die EU eine Erneuerung und einen neuen Aufbruch:

Un’Europa forte, democratica, competitiva e sociale per le persone deve essere la nostra risposta alle sfide del nostro tempo. Ecco perché l’UE ha bisogno di rinnovamento e di un nuovo inizio:

WIR WOLLEN EIN EUROPA DER DEMOKRATIE UND SOLIDARITÄT

VOGLIAMO UN’EUROPA DI DEMOCRAZIA E SOLIDARIETÀ

Wir wollen den Zusammenhalt Europas auf Basis seiner demokratischen und rechtsstaatlichen Werte auf allen Ebenen vertiefen und das Prinzip der wechselseitigen Solidarität stärken.

Vogliamo approfondire la coesione dell’Europa sulla base dei suoi valori democratici e costituzionali a tutti i livelli e rafforzare il principio di solidarietà reciproca

Wir wollen, dass sich Deutschland aktiv in die Debatte über die Zukunft der EU und eine Stärkung der europäischen Integration einbringt und wollen die Bürgerinnen und Bürger in bundesweiten öffentlichen Dialogen an der Reformdebatte in Europa beteiligen. Wir wollen dadurch Europa bürgernäher und transparenter machen und neues Vertrauen gewinnen.

Vogliamo che la Germania partecipi attivamente al dibattito sul futuro dell’UE e rafforzi l’integrazione europea e vogliamo coinvolgere il pubblico nei dialoghi pubblici a livello nazionale nel dibattito sulle riforme in Europa. Nel fare ciò, vogliamo rendere l’Europa più vicina ai cittadini, più trasparente e guadagnare nuova fiducia.

Wir wollen ein Europa der Demokratie mit einem gestärkten Europäischen Parlament und einem lebendigen Parlamentarismus auf nationaler, regionaler und kommunaler Ebene.

Vogliamo un’Europa della democrazia con un parlamento europeo rafforzato e un vivace parlamentarismo a livello nazionale, regionale e locale.

(PAG 7) WIR WOLLEN EIN EUROPA DER CHANCEN UND DER GERECHTIGKEIT

VOGLIAMO UN’EUROPA DI OPPORTUNITÀ E GIUSTIZIA

Europa muss ein Kontinent der Chancen sein, besonders für junge Menschen. Sie sind Europas Zukunft. Wir wollen, dass junge Menschen ihre Hoffnungen auf Europa setzen können. Wir wollen, dass sie gute Jobs finden, sich frei und mobil in Europa bewegen können, dass sie im Austausch mit anderen Freundschaften schließen und europäisches Zusammenleben praktisch erfahren können. Deshalb wollen wir die Austauschprogramme wie Erasmus+ ausbauen und die Jugendarbeitslosigkeit mit mehr Mitteln der EU bekämpfen.

L’Europa deve essere un continente di opportunità, soprattutto per i giovani. Sono il futuro dell’Europa. Vogliamo che i giovani possano sperare in Europa. Vogliamo che trovino un buon lavoro, siano in grado di muoversi liberamente e in modo flessibile in Europa, di fare amicizia con altre persone e vivere insieme la vita europea. Ecco perché vogliamo ampliare i programmi di scambio come Erasmus+ e combattere la disoccupazione giovanile con più fondi dell’UE.

(PAG 8) WIR WOLLEN EIN EUROPA DES FRIEDENS UND DER GLOBALEN VERANTWORTUNG

VOGLIAMO UN’EUROPA DI PACE E RESPONSABILITÀ GLOBALE

Globale Herausforderungen brauchen europäische Antworten. Wir sind uns einig in der klaren Absage an Protektionismus, Isolationismus und Nationalismus. Wir brauchen international mehr und nicht weniger Kooperation.

Le sfide globali richiedono risposte europee. Concordiamo sul chiaro rifiuto di protezionismo, isolazionismo e nazionalismo. Abbiamo bisogno di più e non meno cooperazione a livello internazionale.

Um diese Ziele zu erreichen, wollen wir die EU in ihrer Handlungsfähigkeit stärken, insbesondere auch das Europäische Parlament. Wir wollen die EU finanziell stärken, damit sie ihre Aufgaben besser wahrnehmen kann (…)

Al fine di raggiungere questi obiettivi, vogliamo rafforzare la capacità di azione dell’UE, in particolare il Parlamento europeo. Vogliamo rafforzare finanziariamente l’Unione europea affinché possa svolgere meglio i suoi compiti.

(PAG 9) Wir wollen in diesem Sinne und insbesondere auch in enger Partnerschaft mit Frankreich die Eurozone nachhaltig stärken und reformieren, so dass der Euro globalen Krisen besser standhalten kann (…)

Con questo in mente, e soprattutto in stretta collaborazione con la Francia, vogliamo rafforzare e riformare l’eurozona in modo sostenibile in modo che l’euro possa resistere meglio alle crisi globali.

(…) Den Europäischen Stabilitätsmechanismus (ESM) wollen wir zu einem parlamentarisch kontrollierten Europäischen Währungsfonds weiterentwickeln, der im Unionsrecht verankert sein sollte. Die Rechte der nationalen Parlamente bleiben davon unberührt.

Vogliamo sviluppare il meccanismo europeo di stabilità (MES) in un Fondo monetario europeo controllato dal parlamento, che dovrebbe essere ancorato al diritto dell’UE. I diritti dei parlamenti nazionali rimangono inalterati.


Il programma della larga coalizione, come avete visto, chiede esplicitamente più europa e lo dicono sin da subito.

ANCHE NEL 2012 LA MERKEL VOLEVA GLI USE

La Merkel che rifiuta la bandiera tedesca

Per la cronaca pure la Merkel in passato si era detta favorevole all’unione politica.

Per esempio in questa intervista che aveva rilasciato a “El Pais” (uno dei principali quotidiani spagnoli) il 25 gennaio 2012, riportata in Italia da “La Stampa”. Leggiamo un passaggio:

FONTE: La Stampa – Merkel: “La mia visione per l’Europa è l’Unione politica”

Nella sua visione vi sono anche gli Stati Uniti d’Europa?

« La mia visione è l’Unione politica, l’Europa deve infatti percorrere la sua strada. Passo dopo passo, dobbiamo avvicinarci in ogni settore politico. Ci accorgiamo infatti sempre più che ogni tema affrontato ai nostri confini interessa anche noi e viceversa. L’Europa è politica interna. »

Come si deve rispecchiare questo sul piano istituzionale e strutturale?

« Nel corso di un lungo processo, trasferiremo sempre più competenze alla Commissione, che poi, per le competenze europee, funzionerà come un governo europeo. In questo quadro rientra un Parlamento forte. La seconda camera è costituita praticamente dal Consiglio con i Capi di Governo. Ed infine abbiamo la Corte di Giustizia europea quale corte suprema. Questo potrebbe essere l’assetto futuro dell’Unione dell’Europa, in un prossimo futuro, come ho già detto, e dopo molti passi intermedi. »


Beh oggi abbiamo presidente della Commissione europea proprio la “merkeliana” Ursula Von der Leyen, esplicitamente schierata a favore degli Stati Uniti d’Europa.

I DEBITI DEGLI ALTRI PAESI

Arrivati a questo punto rimane solo una questione, quella dei debiti degli altri paesi europei, Italia in primis.

Beh vale la pena ricordare la “Politeia per un’europa diversa” di Paolo Savona, un documento spedito a Bruxelles il 7 settembre 2018 a nome del governo gialloverde, di cui era il segretario agli affari europei. Nelle pagine 16-17 leggiamo:

« Se i timori dei paesi membri creditori che ostacolano la definizione di una politica fiscale fossero dovuti al rischio temuto da alcuni paesi di doversi accollare il debito altrui, esistono le soluzioni tecniche pergarantire che ciò non avvenga. Si tratta di attivarle in pratica effettuando scelte politiche, come quelle di concordare un piano di rimborsi a lunghissima scadenza e ai tassi ufficiali praticati, fornendo una garanzia della BCE fino al rientro nel parametro del 60% rispetto al PIL, in contropartita di una ipoteca sul gettito fiscale futuro o di proprietà pubbliche in caso di mancato rimborso di una o più rate. »

In questi anni in molti hanno sostenuto “sarà la Germania ad uscire dall’euro” oppure “la Germania non vuole”.

Ma come avete appena visto, i documenti ufficiali vanno esattamente nella direzione opposta alla narrazione della strategia secondo cui “ci diranno di no”.

La Germania è favorevole a cedere sovranità e realizzare gli Stati Uniti d’Europa, il resto sono chiacchere da bar.