Le conseguenze economiche del coronavirus: i dati ISTAT sul 2020

In questi giorni l’ISTAT ha reso noti i dati completi sul 2020 riguardo il prodotto interno lordo, la finanza pubblica, la povertà assoluta ed il totale dei decessi. Vediamoli in ordine.

Il PIL a prezzi correnti nel 2020 è stato di 1.652 miliardi di euro, con una diminuzione di quasi nove punti in termini reali rispetto all’anno precedente (-8,9% per essere precisi).

FONTE: ISTAT – PIL e indebitamento delle AP

Ora analizziamo le componenti del PIL in termini reali, cioè ai prezzi del 2015.

Eccetto per la spesa delle amministrazioni pubbliche (+1,6%), nel 2020 tutte le componenti hanno subito una contrazione rispetto al 2019.

Gli investimenti fissi lordi si riducono del -9,1% mentre il crollo dei consumi delle famiglie va in doppia cifra (-10,7%) così come le esportazioni (-13,8%) e le importazioni (-12,6%) di beni e servizi.

La domanda interna (al netto delle scorte) ha contribuito negativamente al PIL del -7,8%! Decisamente più contenuto l’apporto negativo della domanda estera (-0,8%) e delle scorte (-0,3%).

Nonostante la diminuzione sia delle esportazioni che delle importazioni, l’attivo della bilancia commerciale cresce rispetto al 2019, superando i 60 miliardi di euro (a valori correnti) pari al 3,66% del PIL nominale.

IL RITORNO NEGLI ANNI 90

Nel 2020 il PIL reale – pari a 1.573 miliardi di euro a prezzi 2015 – è tornato ai livelli del 1998. Un balzo indietro di oltre 20 anni ma c’è poco da gioire.

Va ancora peggio per quanto riguarda il PIL pro capite – cioè rapportato alla popolazione – infatti il valore del 2020 è addirittura inferiore di quello del 1995, primo anno disponibile sulla banca dati ISTAT.

LA FINANZA PUBBLICA

Con l’interruzione del patto di stabilità e crescita (PSC), l’indebitamento netto (o deficit) sale a 156 miliardi di euro correnti, cioè il 9,5% del PIL.

Per la prima volta dal 2009, il bilancio dello Stato torna in “deficit primario“, cioè il deficit al netto degli interessi passivi sul debito pubblico.

Con la differenza che il valore del 2009 è stato molto blando, mentre quello del 2020 (-6,0%) è il secondo più alto della storia repubblicana, il record rimane ancora quello del 1975 (secondo il FMI fu del -7,4%).

Quanto al debito pubblico, in rapporto al PIL sale al 155,6% cioè di 21 punti rispetto al 2019 (134,6%). Per vedere un valore così alto occorre tornare indietro di un secolo, al 1920-21.

FONTE: ISTAT – rapporto annuale 2020 (pag 48)

LA POVERTÀ ASSOLUTA

Il 2019 si era chiuso con 4.593.000 di individui in povertà assoluta, un valore in calo rispetto ai circa 5 milioni del biennio 2017-18. Ma con la pandemia le cose tornano come prima e con gli interessi.

FONTE: ISTAT

Nel 2020 abbiamo un nuovo record della povertà che l’ISTAT stima in 5.627.000 individui, oltre un milione in più rispetto al 2019.

L’incidenza della povertà assoluta sale al 9,4% della popolazione complessiva, il valore peggiore dal 2005.

Inoltre nel 2020 la spesa mensile delle famiglie nel 2020 è stata di 2.328 euro, una contrazione del 9,1% rispetto al 2019. Per dare un riferimento, nel biennio 2012-13 il crollo fu del 6,4%.

La spesa mensile del 2020 è praticamente lo stesso valore nominale del 2000 (2.329 euro, l’equivalente in lire naturalmente), figuriamoci in termini reali dove siamo finiti.

L’ANNO NERO DEI MORTI

Insomma il tessuto economico e sociale del paese è stato distrutto, però almeno così si sono potute salvare vite, giusto? ASSOLUTAMENTE NO!

Il 2020 è l’anno nero anche dei morti con 746.146 decessi, di questi 486.255 avevano almeno 80 anni e costituiscono quasi i 2/3 del totale. Sono i dati del quinto rapporto congiunto ISTAT-ISS (Istituto superiore di sanità).

FONTE: Report ISTAT-ISS (pag 16)

Con un eccesso di mortalità di 100.526 decessi in più rispetto la media 2015-2019, a fronte di uno dei peggiori crolli del PIL al mondo, possiamo certificare la disastrosa gestione della pandemia.

E come vedete nel 2020 la mortalità degli “under 50” è addirittura diminuita (-1,6%) rispetto la media dei cinque anni precedenti.

Dal mondo covidiota è tutto a voi la linea.