Brexit: tutti i deliri dal 2016 ad oggi

Con il referendum del 23 giugno 2016, gli inglesi hanno scelto di uscire dall’Unione Europea. E dunque giornaloni, professoroni ed euroinomani vari si sono messi a insultare il popolo inglese e in particolare hanno accusato gli anziani di aver rubato il futuro della generazione erasmus.

Oltre a fare terrorismo sulle disgrazie – mai accadute – a cui il Regno Unito andrebbe in contro uscendo dall’UE, i mainstream media hanno raccontato che – dopo il referendum del 2016 – gli inglesi si sarebbero pentiti di quel risultato.

Ecco dunque una carrellata delle peggiori stupidaggini – passate e presenti – dette sulla Brexit, buona lettura

Federico Fubini – 30 giugno 2016

FONTE ORIGINALE: TWITTER

«Boris Johnson ha capito che non sarà mai leader dei Tory e premier, dunque si è chiamato fuori. Una #Brexit del tutto sprecata.»

Un profezia da far invidia a Nostradamus proprio…

Repubblica – 9 ottobre 2016

FONTE ORIGINALE: ARCHIVIO REPUBBLICA

«Il cosiddetto “popolino”, quello ha voluto l’uscita dall’Unione Europea dando agli immigrati la colpa del proprio disagio sociale, potrebbe avere qualche dubbio davanti al calo del 15 per cento negli ultimi tre mesi e mezzo della valuta con l’effige di Sua Maestà britannica.»

FONTE: Bank of England – Valore di una Sterlina in euro (2005-2019)

Inglesi ignoranti, inglesi fascisti, inglesi razzisti. Ma quanto rosicano? Nel grafico sopra si nota che il trend della svalutazione nei confronti dell’euro era già iniziato alla fine del 2015. In generale già dall’estate 2007 i valori record sull’euro sono solo un ricordo. Attualmente la Sterlina viaggia sui valori del 2009-2012, vuol dire che per i paesi dell’eurozona sarà più conveniente fare una vacanza a Londra. E ovviamente le carriole dell’inflazione non se ne sono viste in giro…

Myrta Merlino – 23 ottobre 2016

FONTE ORIGINALE: TWITTER

«Sterlina in caduta libera, banche pronte al trasloco, perdite miliardarie e persino cibi a cui dire addio. Ecco le conseguenze della #Brexit»

Cavallette, pioggia di fuoco e morte dei primogeniti maschi

Fabio Scacciavillani – 3 maggio 2017

FONTE ORIGINALE: TWITTER

«Fra due anni con le sterline si potranno comprare al più le cicorie in Zimbabwe»

Lo Zimbabwe è un tormentone che non manca mai! E guardate cosa succede se si prova ad obiettare – col senno di poi – a queste fesserie.

FONTE ORIGINALE: TWITTER

«Sono già passati due anni? A me non risulta, ma forse a te si, considerando  le tue nozioni di aritmetica»

Il tweet originale è stato scritto il 3 maggio 2017, la risposta è del 14 dicembre 2019, dunque sono passati due anni e sette mesi. Ma le carenze in matematica elementare sono assai diffuse fra iCoNpetenti.

Repubblica – 24 giugno 2017

FONTE ORIGINALE: REPUBBLICA

«Big della finanza in fuga, rischio di rincari massicci in alcuni settori, auto in primis, per via di dazi e svalutazione della sterlina. Ora tra i cittadini britannici cresce la consapevolezza che l’addio all’Unione europea non sarà un affare per il Regno Unito.

Non è una invenzione dei giornali: la Brexit – soprattutto la rottura, invece di un divorzio concordato – fa paura per davvero. Agli inglesi, ma anche agli europei

Trovo stupendo “non è un’invenzione dei giornali”, poi la realtà batte sempre l’europeismo.

Emma Bonino (+Europa) – 17 ottobre 2018

«In Italia #Ue è stata per tante forze politiche e di governo grande alibi e quindi è diventata per tutti il grande colpevole. Ma antieuropeismo ha gambe corte. In #Uk dopo #Brexit, cresce la voglia di tornare indietro. Non facciamo lo stesso errore.»

E anche qui, la realtà batte sempre l’europeismo

Matteo Renzi 23 marzo 2019

FONTE ORIGINALE: TWITTER

«Oggi un milione di persone in piazza per dire NO alla #Brexit. La Brexit dimostra che se dici le bugie al tuo popolo puoi vincere un referendum ma poi vieni sconfitto dalla realtà.»

Lui infatti di bugie e di sconfitte se ne intende…

Piero Fassino – 9 luglio 2019

FONTE ORIGINALE: TWITTER

«#Corbyn propone un nuovo referendum e indicherà di votare perché #UK rimanga nell’#UE. Scelta saggia per evitare una separazione che danneggerebbe tutti: UK isolata e UE più debole. Scelta corrispondente ai sentimenti di tanti inglesi e auspicata dalla maggioranza degli europei

Corbyn prenderà una batosta alle elezioni del 12 dicembre 2019, Johnson da solo ottiene la maggioranza dei seggi (foto sotto).

FONTE: Telegraph

Berlusconi – 12 dicembre 2019

FONTE ORIGINALE: TWITTER

«Sono certo che un nuovo referendum porterebbe la Gran Bretagna a rimanere nell’Unione Europea. Del resto non capisco in che modo la #Brexit possa convenire al Paese.»

In pura tradizione “leuropea” si deve votare fino a quando non esce il risultato “giusto”, ma gli inglesi hanno già votato due volte nel 2019 a maggio (europee) e dicembre (nazionali). Il tweet è stato scritto il giorno stesso delle elezioni.

John Peter SloanAgorà 13 dicembre 2019

«Unica buona notizia è che quando l’Italia vedrà la catastrofe che succederà in UK, passerà la voglia di fare lo stesso qui»

Beh almeno lui il comico lo fa di professione…

Alan Friedman – 13 dicembre 2019

FONTE ORIGINALE: TWITTER

«The British now deserve to suffer all the negative consequences of Brexit. Good luck with becoming a Singapore in the North Sea»

Ma Alan lo sa che Singapore è una delle nazioni col più alto PIL pro-capite del mondo? Con lo Zimbabwe non ti sbagli mai. E non ha ancora finito…

FONTE ORIGINALE: TWITTER

«L’Europa non deve temere la Brexit, ma dobbiamo solo avere pietà per i poveracci che hanno votato per farsi del male, prima con la Brexit nel 2016 e ora votando per un bugiardo di nome Johnson.»

Dobbiamo assolutamente conservare tutto questo materiale, perché quando l’incubo chiamato unione europea finirà, riguardando questi commenti ci renderemo conto di quanto buio sia stato quel periodo lì.

Ora manca solo l’attuazione concreta della Brexit, nella speranza non che non venga nuovamente rimandata come già accaduto lo scorso anno.